lunedì 13 maggio 2019

Per molti , ma non per tutti

...gli altri. C'è chi , rompendo i sigilli, riallaccia la corrente. Ho dovuto subire, in passato, diversi slacci sia di corrente che di linea telefonica: ricordo di quando, avendo i soldi in arrivo si comunicava il "vcc", falso, per riavere la linea telefonica riallacciata più in fretta, e nel frattempo si pagava il giorno stesso o il successivo la bolletta; e ricordo pure di un amico che, sapendo come si fa, avendo il contatore Enel piombato, all'ora di pranzo per evitare disagi alla famiglia, riattivava la corrente e poi rimetteva il tutto a posto. Se non si tratta di reati, poco ci manca: so che erano altri tempi e, come già vi ho detto, supplicai un addetto del servizio slacci dell'Enel, di farmi terminare la stesura di una gara d'appalto (una mezza pagina di foglio protocollo uso bollo): avevo anche i soldi per andare alle poste a pagare, ma quello niente, è stato inflessibile. Ho pianto, di nascosto da mia moglie e dai miei
collaboratori, e sono andato da un amico per terminare di scrivere il preventivo, andare alle poste e spedirlo e pagare l'Enel: ci si dimentica, dato che sono quasi certo che quello di restare indietro con i pagamenti è stato un problema mio e di pochi altri, che il riallaccio costava 50 mila lire (oggi, se non erro , sono 50 €) da sommare alla nuova bolletta. Ieri o ieri l'altro, qualcuno ha rotto i sigilli per ridare corrente a numerosi appartamenti e locali che , per ragioni che non conosco ma riconducibili a morosità (credo), erano senza: il contatore, evidentemente, non è di quelli moderni che prevedono la diminuzione di potenza e non ti fanno quindi funzionare frigo o tv o lampadine. Ma non ne è questo che mi ha colpito, semmai il fatto di una solidarietà e di un intervento che, forse perché sono invidioso, è a senso unico: cioè è rivolto solo verso alcune categorie di persone, di individui, e automaticamente , ma secondo me per scelta, esclude altri. E' come quando si raccolgono soldi per alcuni e si escludono e si ignorano altri: forse che si fanno collette o si cercano avvocati o commercialisti volontari per tirare fuori dai casini aziende che sono sull'orlo del fallimento? Avete visto gente in piazza o davanti ai cancelli delle fabbriche o dei negozi chiusi che protestano ? Avete mai visto davanti ad attività commerciali , politici, sacerdoti, semplici cittadini, sindacalisti, "volontari", dare una mano concreta ai commercianti o imprenditori  per pagare stipendi arretrati, merci , contributi inps? Io, no. Quando chiuse la camiceria Castello, nessuno mosse un dito, o forse qualcuno sì, chi l'ha fatta fallire! Ecco perché mi sta pure bene che il tizio del Vaticano vada e riallacci la corrente: ma mi infastidisce che, al contrario, non si dia la stessa importanza a notizie che vedono chiudere le attività commerciali, vedono i falliti come me senza versamenti da oltre 14 anni, vedono che non si concede credito seppure l'amico Draghi ha elargito milioni di euro proprio per questo. Ecco che sei tu giornalista che metti in rilievo quella notizia e ometti di dire che ci sono volontari pronti ad andare nelle zone terremotate, che ci sono persone che vendono fiori e cibo per una buona causa, ma non si trova nessuno che intervenga per aiutare i commercianti o imprenditori o artigiani. Il discorso sarebbe lungo e tortuoso, ma c'è già chi anche in passato ha fatto, giustamente, notare come i primi a non presentarsi a dare una mano sono quelli delle associazioni di categoria. Ed è vero. 

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