venerdì 20 luglio 2012

Paralisi

Il vero rischio per molti di noi è di restare fermi ad aspettare: aspettare che passi l'onda di piena, che passi la crisi, che tutto finisca e così si possa ricominciare. Ed è vero che ciò potrebbe anche avvenire ma , mi chiedo: se anche dovesse succedere, in che maniera sarà riorganizzata la nazione e l'economia? Intanto vediamo subito che tipo di legge elettorale ci sarà: lo sbarramento e i premi vari, permetteranno a qualche coalizione di prendere definitivamente il potere e di rimanere in sella per sempre? E la mancata introduzione di referendum propositivi e la cancellazione del quorum , lascerà le cose così come stanno? E ancora:
le attuali norme e leggi in materia fiscale castreranno definitivamente chi vuole o pensa di fare qualcosa da solo invece che vincere concorsi senza mai essere chiamato a lavorare? Tralascio altre considerazioni, come il cambiamento del modo di rapportarsi come cittadino con le istituzioni perchè sfonderei una porta aperta, dato che questo dovrebbe far parte di ogni programma elettorale. Ciò che sento e vedo è l'attesa che succeda qualcosa e senza dover aspettare il 21 dicembre prossimo venturo. Cioè molti non stanno facendo un beneamato tubo, vivacchiano, cazzeggiano, trepidanti nell'attesa. Ma ciò che temo è che ciò che arriverà e si vivrà non sia peggio di ciò che già viviamo. E i segnali a livello di propaganda politica, come accennavo ieri o l'altro ieri in qualche post, non mi piacciono per niente, anzi mi fanno pure incazzare.Mi spiego: sentire che la pressione fiscale è la più alta del mondo e rettificare o correggere il tiro affermando che "sì, però, c'è il sommerso, c'è il lavoro nero, per cui c'è chi non paga le tasse". A parte che chi prende 50 euro al giorno per dare una mano al mercato all'ingrosso, poi spende in sigarette o per mangiare o fare carburante, per cui qualcosa te la dà indietro anche sotto forma di iva . Ma non c'è logica nel presentare la notizia in quel modo, a meno che non si voglia stravolgerne il contenuto: e il benpensante, colui che riceve i suoi 100mila euro circa perchè dirigente in un comune di media grandezza, pensa che lui paga le tasse è qualche figlio di puttana non le paga. Non pensa invece che a lui non gli danno dei soldi (le sue tasse) che lo stato si incamera subito non dandogli la possibilità di giudicare e compiere anche un'obiezione fiscale (ad esempio: non voglio che compri aerei da guerra perchè non dobbiamo fare nessuna guerra ma ,semmai compriamo aerei antincendio ed elitanker, che forse è meglio).E non pensa che ci sono decine di serrande abbassate e locali vuoti, perchè costa troppo e anzi è impossibile, a meno di evadere , aprire oggi un'attività in proprio: e poco importa se la propaganda,anche dei partiti , è rivolta a segnalare attività e imprese in attivo che, guarda caso, sono poche e quasi tutte legate a produzione artigianale, di nicchia, per pochi eletti e che questa non riguarda quasi mai la vendita al dettaglio. Infatti,come sostengo da tempo, il settore commerciale locale è trascurato e bistrattato, al contrario di certi mercati di nicchia, siano nel settore alimentare o dell'abbigliamento o dell'auto: sapere che per farti fare un paio di scarpe occorrono alcuni giorni o che per la tua auto sportiva ci vogliono sei mesi e che la produzione dei vini è stata tutta venduta, sai quanto mi fa stare bene!?! Ciò che deve preoccupare le persone, se è vero che ci sta a cuore il bene collettivo, è far ri-aprire le attività chiuse, o fare in modo che di nuove ne possano nascere, che chi desidera possa fare impresa anche commerciale. Diversamente aziende come De Tomaso sarebbero ancora vive: invece non è stato così, come non lo è stato per Castello produttore di camicie o per Ciat nel settore arredamento...e potrei continuare nell'elenco di aziende finite o fatte finire male. E infatti che quando vieni a sapere certe cose e nei modi di presentazione di tg e stampa schierate solo a favore delle grandi imprese,(che poi sono speculatori perchè se vai a ben vedere scopri che le loro realtà produttive spesso sono per 3/4 all'estero e che ciò che hanno concretizzato lo hannpo potuto fare,loro sì, con aiuti statali che sono gli stessi cui tu e io non abbiamo diritto di ricevere...giusto per la cronaca ) ti passa la voglia di creare qualcosa anche tu invece di sperare di essere ri-assunto in azienda o di trovare qualcosa che ti permetta di vivere e non di sopravvivere o vivacchiare. Quindi rimani come paralizzato, immobile e questo continuo lavorio da parte dei media ti fa accettare come veritiero ogni messaggio ogni lancio di agenzia che questi lestofanti, questi grassatori, ti propinano a ogni piè sospinto. Infatti non passa giorno che si parli di privazioni cui dobbiamo fare i conti mentre sapere o approfondire come mai un governo tecnico,che a gennaio salvo errore, affermava che tutto era stato compiuto, pretenda di dover vendere e senza chiedere parere ai cittadini ,beni immobili e aziende dello stato. Effettivamente occorre fermarsi a pensare, ma che si pensino idee nostre e non ,al contrario, prendere per buone quelle dei media leccapiedi.

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