mercoledì 11 luglio 2012

Il mistero del numero 23

C'è un incredibile enigma numerologico dentro il quale è racchiuso un universo che va dai Rosacroce agli Hacker, dalla teoria dei Quanti alla serie-cult Lost e The Number 23, il film di Joel Schumacher con Jim Carrey in versione psyco-dark-thriller. 

Nel film succede questo: Carrey è Walter, una specie di Truman (quello del Truman Show) al quale un giorno la sua sexy moglie, Virginia Madsen, regala un libro misterioso e sgualcitissimo, intitolato The Number 23. Più va avanti nella lettura più scopre somiglianze tra la sua vita e quella del protagonista del libro. E più procede con la lettura più si identifica con lo strano detective Fingerling. La roba va talmente avanti che Walter diventa Fingerling e la moglie la sua donna amante del dolore Fabrizia. Un espediente che permette sia a Carrey che alla Madsen di interpretare anche i loro doppi inquietanti. E mentre la storia dei due amanti semi diabolici si avvia alla sua naturale conclusione, noi scopriamo che ruolo ha avuto e avrà il 23 nella vita e nel futuro di Walter.

Il numero 23, come si sa, nella tradizione popolare è il sinonimo di fortuna, seppur attraverso il significato traslato e non proprio chic di "avere culo." Quindi il 23 è un numero fortunato. Se fosse solo questo, che è già un indizio rivelatore, staremmo a perdere tempo. Siccome lo scetticismo è un avversario tostissimo - non per niente esiste la parola apofonia che indica la tendenza a scoprire connessioni tra fenomeni ed eventi che nella realtà non hanno alcun legame - prima di raccontare da dove viene questa storia ora vi presentiamo un elenco di date, dati, fatti legati al numero 23 che non possono non suscitare almeno curiosità. 

Con una breve anticipazione di uno degli argomenti principali: lo sceneggiatore del film, Fernley Phillips, ha pubblicamente indicato la trilogia di Robert Anton Wilson e Robert Shea The Illuminatus Trilogy come principale fonte d'ispirazione del suo script. E la trilogia degli Illuminati è il testo che ha reso famoso il Discordianesimo (v. post correlati) uno scherzo travestito da religione e una religione travestita da scherzo che continua a nutrire il pensiero antagonista e ha contribuito in modo determinante alla diffusione dell'enigma del numero 23. Esso, secondo i Principia Discordia è visto alternativamente come fortunato, sfortunato, sinistro, semplicemente strano, perfino sacro alla dea Eris ma anche alle malvage divinità dei miti di Cthulhu. 

Secondo molti studiosi della Bibbia, Gesù Cristo nacque il 23 luglio e riceve 23 frustate prima di vedere Satana tra la folla. I Templari hanno avuto 23 Gran Maestri. Sia il calendartio Sumero che quello Egiziano cominciavano dal 23 luglio. Il sangue impiega 23 secondi a circolare nel corpo umano. Il genoma umano contiene 23 paia omologhe di cromosomi. Il bioritmo del ciclo fisico dura 23 giorni. Il 23 era il numero preferito da Hitler. L'asse terrestre è spostato di 23,5 gradi (da notare che 5=2+3). William Shakespeare era nato il 23 aprile 1564 ed è morto il 23 aprile 1616. River Phoenix era nato il 23 agosto 1970 ed è morto a 23 anni. Giulio Cesare è stato ucciso con 23 coltellate. Pancho Villa è stato ucciso il 23 luglio 1923. Kurt Cobain era nato nel 1967 (1+9+6+7=23) ed è morto nel 1994 (1+9+9+4=23). La W - 23ma lettera dell'alfabeto - sulla tastiere con l'alfabeto latino (qwerty) è immediatamente sotto e a metà tra il 2 e il 3. La città di Tokyo, capitale del Giappone, è divisa in 23 quartieri speciali. 23 è il numero atomico del vanadio. Secondo la leggenda, Adamo ed Eva avrebbero avuto 23 figlie. È interessante notare che la Apocalisse di Giovanni sia formata da 22 capitoli. Qualcuno pensa che manchi il capitolo ventitre, che - sempre secondo alcuni - dovrebbe dire chiaramente come finirà il Giorno del Giudizio e chi, fra Dio e Satana, vincerà e avrà il controllo della terra. Nel codice dei telegrafisti 23 significa "a capo." È uno dei numeri della sequenza numerica dell'Equazione di Valenzetti (4 8 15 16 23 42), che gioca un ruolo molto importante nel serial televisivo Lost (v. post correlati). Se in una stanza ci sono 23 o più persone, la probabilità che almeno due di esse siano nate lo stesso giorno è maggiore del 50%. È un numero fondamentale per alcuni movimenti esoterici Il numero 23 è anche rappresentato nella frase "ti amo": ti=2 lettere amo=3 lettere. Sommando le cifre di 11/09/2001 (attacco alle Twin Towers) risulta 23 (11+9+2+1=23) Sommando le cifre di 15/04/1912 (naufragio del Titanic) risulta sempre 23 (1+5+4+1+9+1+2=23). La Bomba venne lanciata su Hiroshima alle 8:15 (8+15=23). Giovanni Falcone magistrato antimafia venne assassinato nell'anno 1992, il 23/5 (23/2+3). Miguel de Cervantes Saavedra e William Shakespeare sono considerati i più grandi esponenti della letteratura spagnola e inglese rispettivamente. Entrambi sono morti il 23 aprile 1616. I maya predissero che il mondo sarebbe finito nel 2012 (20+1+2=23). Il terremoto che ha colpito l'Irpinia nel 1980 è avvenuto il giorno 23 novembre. La parola inglese end è collegata al numero 23 (sommando i corrispettivi nell'alfabeto inglese si ottiene E=5, N=14, D=4; 5+14+4=23). Da notare che la parola italiana corrispondente fine, con le corrispondenze nell'alfabeto italiano (che manca di cinque lettere in confronto a quello inglese), è F=6, I=9, N=12, E=5, da cui 6+9+12+5=32; 32 è 23 al contrario. L'alfabeto latino ha 23 lettere.

Beh, insomma, ce n'è abbastanza quantomeno per giustificare perché si parla tanto dell'Enigma del 23. Tanto per dirne una, l'intera serie Lost, uno dei grandi successi mondiali della tv, in buona parte delle sue puntate offre una ricca serie di connessioni con il 23. Gli autori sono devoti cultori delle teorie di Robert Anton Wilson e Robert Shea che, tornando indietro fino alla Cabala, l'esoterismo, i Rosacroce e alla Rivoluzione francese, hanno clamorosamente anticipato le speculazioni miliardarie di Dan Brown e Il Codice Da Vinci e di Umberto Eco e Il pendolo di Foucault.

Del 23, e questo non è certo sorprendente, si è occupato ampiamente anche Aleister Crowley, l'occultista considerato il fondatore del moderno satanismo, adorato da Aldous Huxley, Timothy Leary, dai Beatles, Mick Jagger, Robert Plant, David Bowie, Ozzy Osbourne.

La Trilogia Illuminatus!
Sia ben chiaro: qui non stiamo facendo un'enciclopedia. Solo per dire che quella che state per leggere è una sintesi di un materiale amplissimo fatta per darvi i dati essenziali. La Trilogia Illuminatus! (v. post correlati) fu scritta tra il 1969 e il 1971 da Robert Anton Wilson e Robert Shea come una post moderna, satirica avventura di fantascienza ispirata alle teorie complottistiche, vere e immaginarie, attraverso le quali gli autori rileggono la teoria degli Illuminati e del Discordianesimo ricavandone di fatto un sistema di idee che continua ad alimentare il pensiero antagonista che si oppone al mondo globalizzato delle multinazionali, in nome del situazionismo e della provocazione culturale.

Stando alle fonti il Discordianesimo è stato fondato da Kerry Thornley e Greg Hill, detto Malaclypse il Giovane o Mal-2, come una religione travestita da scherzo travestito da religione. Il documento fondamentale è il Principia Discordia di Hill. In una chiave ironica si denuncia l'illusorietà del pensiero occidentale che offre in realtà solo una delle possibili chiavi di lettura del mondo. Solo chi è illuminato non si stupisce del fatto che altri sistemi di pensiero portino a una diversa lettura del mondo che, al contrario di molte religioni che si basano sul concetto d'armonia, è fondato sul principio del disordine e del caos apparenteLa divinità del Discordianesimo è Eris, la dea della discordia della mitologia greca, il cui numero sacro è il 23. Il discordianesimo attinge alla numerologia. Sicuramente il testo che lo ha fatto conoscere è la Trilogia Illuminatus.

Quanto invece agli Illuminati bisogna risalire al XV secolo, quando il termine ha cominciato a indicare una persona in comunicazione con una superiore fonte di conoscenza. La parola dovrebbe provenire dalla cultura gnostica italiana ma si è diffusa in Spagna dove l'Inquisizione mandava al rogo gli Illuminati, provocandone la migrazione in Francia. Gli Illuminati appartengono al mondo dei Rosacroce. Secondo la leggenda l'ordine fu fondato nel 1407, al suo ritorno in Germania, da un pellegrino tedesco di nome Christian Rosenkreuz (1378 - 1484) che soggiornò a Damasco e in Terra Santa, dove avrebbe studiato l'occultismo.

Secondo una leggenda meno conosciuta e circolante in ambiente massonico, l'ordine venne invece creato nell'anno 46 DC, quando il saggio gnostico alessandrino Ormus e sei suoi discepoli si convertirono al Cristianesimo ad opera di San Marco, fondendo la dottrina cristiana con i misteri egiziani: Christian Rosenkreuz sarebbe stato iniziato a quest'ordine, divenendone il gran maestro, invece di averlo fondato.

Tra gli adepti dei Rosacroce Leonardo da Vinci, Nostradamus, Bacon, Shakespeare, Mozart, Beethoven, Victor Hugo, Isaac Newton. Senza approfondire troppo, tra le pratiche dei Rosacroce c'è l'alchimia e l'alchimia va d'accordo con la numerologia e l'enigmistica. Dunque il 23. La setta degli Illuminati fu fondata nel XVIII secolo in Baviera e i suoi principi - dietro i quali ci sono quelli del misticismo e dello occultismo - hanno finito per ispirare la Rivoluzione Francese.

Nel XX secolo l'idea di una cospirazione degli Illuminati ha alimentato la paranoia da complotto sulla quale è cresciuto anche la paura del comunismo e che ha finito per ispirare Robert Anton Wilson. Tra i prodotti più cari alla Rete del Discordianesimo c'è la parola fnord che sostanzialmente è l'indicazione tipografica di disinformazione o di informazione deviante.


Tra gli hacker pare sia usata a indicare frasi casuali o surreali, o che abbiano un sottotesto coercitivo e fuori contesto. Vedere i fnords vuol dire non subire il potere ipnotico delle parole (il Discordianesimo denuncia l'uso subliminale delle parole da parte del potere). La frase 'ho visto i fnords' è comparsa su un celebre graffito che - tra gli anni '80 e i '90 - ha decorato un ponte della ferrovia vicino Coventry, in Gran Bretagna, citato da Jonathan Coe nel suo romanzo L'Amore non Basta. Guardate un pò fino a dove si arriva seguendo le tracce dell'enigma del numero 23. Che si dice prenda tutto il suo potere evocativo dal fatto di essere formato da 2 e 3. E che sia inevitabilmente legato al 13.

Articolo pubblicato sul sito MisteroMisteri
Link diretto:
http://misteromisteri.altervista.org/ilmisterodelnumero23.html
visto su anticorpi.info e copiato e postato sul mio blog

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