Tutti, chi più chi meno, ricorderanno le dieci domande che il giornale La Repubblica rivolgeva a Berlusconi nel 2009. Ora nel 2020 ci vorrebbe un giornale , degno di essere definito tale, e un giornalista anche lui degno di essere definito tale , che si prendesse la briga di rivolgere a Conte e al suo governo domande sul Coronavirus. Io ne rivolgerei anche qualcuna al Presidente della Repubblica. A Conte chiederei se ha i dati per sostenere che c'è un'epidemia, o pandemia , di Covid 19: e siccome è stato dimostrato che questo Covid 19 è , nella realtà, curabile come mai il governo ha messo in atto una serie di obblighi e divieti che i cittadini devono osservare. Tra questi due sono insensati: il distanziamento sociale e la mascherina. In merito ci sarebbe da chiedere a chi è competente, se questi obblighi siano in contrasto con le libertà e i diritti sanciti dalla Costituzione e se le conseguenze, già dimostrabili, dell'osservanza di questi provvedimenti (che occorre ricordare sono stati introdotti con un Dpcm) provochi effetti negativi dal punto di vista economico, sociale, relazionale, e aggravino problemi di salute psicofisica. Non mi sono spiegato bene, ma il senso di quanto sostengo si dovrebbe capire. I divieti, a mio parere, vanno anche a cozzare con la libertà di culto: non posso praticare la mia religione, mi viene impedito di riunirmi per pregare o per parlare. Si potrebbe continuare nell'elenco ma il punto chiave è se si può fare qualcosa, come per la libertà nel modo di curarsi. Ed è a questo punto che si può chiedere come mai viene proibito curare i pazienti con ciò che il medico decide sia meglio , invece di curare tutti nello stesso modo. Non entro poi in merito, seppure ci sarebbe spazio, dei danni economici causate dalle chiusure, da orari di lavoro sballati, da protocolli di lavoro assurdi. Ciò lo ricollegherei a quanto non fatto da Salvini in poi: lui doveva fare quando era al governo alcune cose che poi non ha fatto . Quindi è vero che questi Dpcm hanno fatto e fanno danni, costringendo persone al suicidio, chiudendo per sempre attività commerciali, impedendo di fatto uno sviluppo della società: ma è anche vero che detti problemi, come il costo del lavoro, il limite nell'uso dei contanti, l'impossibilità di assumere a costo basso (rif. ai contributi) collaboratori stagionali , c'erano anche prima e sono pure rimasti. Col risultato che c'è un mare di gente a spasso e che , seppure potrebbe riprendere parzialmente a lavorare, con il reddito di cittadinanza da poter ricevere, non accetta di andare a lavorare part time. Mi fermo qui pur sapendo che nessun giornale posterà on line o riporterà nel cartaceo le domande mie o , meglio ancora, quelle che una brava penna è capace di scrivere.
giovedì 19 novembre 2020
lunedì 9 novembre 2020
Scoprire di essere stati presi in giro
Come direbbe Seneca , sei fortunato se scopri adesso di essere stato gabbato: nel dettaglio intendo riferirmi ai vari e sopravvalutati " anonymus" o gli "indignati" o " hacker dei miei stivali" che mi sarei aspettato si sarebbero fatti vivi se non altro per "chiarire a modo loro" come stavano o dovevano stare le cose. E' evidente che, come nella migliore ipotesi sulle stragi degli anni 70 , c'era e c'è qualcuno dietro queste sigle ,inventate da servizi segreti o multinazionali. Non ci dobbiamo mai dimenticare che farsi degli auto attentati o inventare dei nemici, è un classico: un po', per dirla con Bennato, quando qualcuno racconta agli altri "di un suo falso incidente" . Ora chiediamoci: dove sono le varie associazioni di categoria, sindacati o partiti di opposizione, le class action o altre menate (ricordiamoci , per tutte, le famose denunce a Napolitano o Monti, tutte finite nel dimenticatoio). Non c'è traccia di niente, perché niente è stato o viene fatto. Trattasi , per lo più, di gente che non se la passa male, e che non ha idea di come funziona un'attività commerciale né pensa che esista un modo diverso di vivere la vita. E questo modo non prevede l'obbligo di avere Sky o di usare Facebook: ma potrebbe essere un modo di vivere la propria vita andando a vedere una partita di calcio di giovani giocatori cui piace giocare e non ragazzi convinti che giocano per diventare famosi; così come una persona potrebbe andare a sentire un concerto o vedere una mostra o fare una passeggiata sulla spiaggia. Ma forse è pretendere troppo da chi si è fatto corrompere, comprare per distruggere , di fatto, la propria nazione. In effetti , già ai tempi di Monti, avevo sperato ( e ci sono le prove) che il mondo della cultura, della musica, del cinema, si sarebbe mosso per reagire ai soprusi: e l'ho sperato anche a marzo e aprile , ma mi sbagliavo. Ho sopravvalutato persone che , come un ragazzino esaltato, pensavo fossero come i personaggi che interpretano o come i testi delle loro canzoni. Attenzione: questo vale anche per vip e cantanti (a parte Dylan) stranieri: leccapiedi a parte, altri appaiono imboscati, nascosti. Non sanno che verranno sostituiti dalla tecnologia: non accadrà solo a noi, poveri ristoratori, con le pizze o le pietanze da ordinare on line e realizzate da macchinari. Anche per loro, dai tempi delle tastiere programmate e dai personaggi realizzati al computer, avverrà la sostituzione e l'eliminazione . Peccato : potevano fermare i suicidi e le chiusure delle attività . Ma a loro non toccava, così hanno pensato, da egoisti quali si sono rivelati.