giovedì 5 settembre 2019

Chissà se e come si potrà criticare il governo (e chi per lui)

Chi ha più o meno la mia età, 59, ricorderà i cori durante le numerose manifestazioni di piazza, quando nei cortei si urlava "la classe operaia grida in coro Vaffanculo governo Moro", oppure c'era chi andava giù pesante e gridava qualcosa del genere (vado,ovviamente, a mente) il 25 aprile è nata una puttana, di nome le hanno messo Democrazia Cristiana, e dopo 9 mesi sono nati dei bambini, di nome gli hanno messo Celerini Assassini Celerini Assassini; e come non ricordare il più facile FGCI non è qui, lecca il culo alla DC, fino agli scontati camerata , basco nero , il tuo posto è al cimitero, oppure Fronte della gioventù, tutti
appesi a testa in giù. Poi ci sarebbero tanti altri slogan, ovviamente pieni di parolacce , i soliti cori tipo stadio, dove i politici (e sarà anche vero) sono tutti "dal buco del cul , vaffancul vaffancul: e dove le donne, come sempre in quel mondo fatto di turpiloquio, sono tutte troie ( con la dovuta esclusione delle proprie madri, mogli e fidanzate). Stereotipi è vero, ma è significativo che sempre lì si va a parare. Mi chiedo di chi fossero i testi, le parole, i pensieri. Lo slogan va bene per attirare l'attenzione , ma poi ci vuole il pensiero che spiega come fare per. Ora mi domando se si potrà andare in piazza, come fece Grillo o come nei gay pride o nelle manifestazioni antifa , e gridare "vaffanculo" o se invece ,solo per aver detto "che una ong che aspetta in mare che arrivi un barcone carico di migranti va bloccata", si viene apostrofati con il vecchio "fascisti, carogne, tornate nelle fogne": cioè, difendi la tua nazione da chi la vuole invasa da lavoratori a basso costo, basso livello di istruzione e nessuna voglia di migliorarsi e adeguarsi a usi e costumi diversi (chiariamoci: di norma non ci tocchiamo i coglioni (se non in certi casi, come durante la presentazione dei ministri o quando qualcuno di questi dice che si debbono prendere provvedimenti che potranno apparire o sembrare impopolari), non sputiamo per terra, non pisciamo o caghiamo in strada, cerchiamo di essere puliti e ordinati. Ci dovrebbero dire sinistri e traditori come i 5 stelle, che cosa occorre fare per trovare un lavoro dignitoso, come fare per ottenere l'assegnazione di una casa popolare, insomma per vivere una vita che valga la pena di essere vissuta (giusto per usare un altro slogan). Una volta che loro presentano il programma, e che fissano delle tappe o dei traguardi, e mettiamo che ci sia qualcosa di quanto, per sommi capi, ho scritto io poco sopra, e appunto loro disattendessero il tutto, non mantenendo quindi gli impegni presi (comprendendo tra questi la mancanza di attuazione dei decreti attuativi: roba che ci vogliono anni, pare: ma non è mica colpa mia se c'è chi rema contro e che quel remo glielo dovrebbero ficcare nel culo tutto di un colpo! visto che ,quello sì, è un lavativo fankazzista e mangia pane a tradimento!), che cosa si dovrebbe fare ? Calci in culo e a casa? Pagamento dei danni? No: propenderei per il vecchio e caro esilio, cioè fuori dai coglioni e non, ad esempio, andare a insegnare alla Sorbona o nella cara e vecchia università, dove sono già barone. No, no: fuori dal paese e senza pensioni o altro che ti seguono on line. Troppa grazia Sant'Antonio, diceva nonna. E che diamine! 
Quindi, il dubbio rimane, visto che c'è una tipa che pare, dico pare, che in passato abbia vietato "contromanifestazioni": non è né sarà l'ultima volta che ciò accade in Italia. Ricordo che c'era ancora Silvio quando i sardi furono bloccati, volutamente (con l'ausilio delle forze dell'ordine, credo) a Civitavecchia perché, appunto, non si recassero a Roma davanti al ministero: ma potrei citare, se non erro, il sindaco di Enna, che credo nel 2006 o giù di lì vietò delle manifestazioni (di protesta). Un sindaco, se vuole (inimicarsi i cittadini non filo governativi) può, per ragioni di sicurezza impedire ciò che vuole, da un concerto a una sfilata : al pari di un prefetto o di chi è addetto all'ordine pubblico. Se poi andassimo a vedere le manifestazioni spontanee, o meglio quelle non autorizzate, ecco che chi oggi si appresta a governare, ci va a nozze, non gli sembrerà vero far aumentare il numero di denunce, segnalazioni o diffide o come le vogliamo chiamare. Non aspettano altro: in tv e nel web sono già pronti, tra mancati inviti, sermoni, e oscuramento di siti. Voi siete pronti a reagire? 

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