venerdì 10 agosto 2012

Sugli insulti razzisti

O presunti tali. Alcuni giorni fa dalle nostre parti,in una spiaggia del comune di Gonnesa, due turisti avrebbero apostrofato un venditore ambulante con frasi ,a suo dire, razziste. Non entro nel merito che il venditore svolga abusivamente e con merce falsa e taroccata quella professione, questo se mai è un altro discorso. Ma mi lascia perplesso, e non da oggi, che quello che quando ero ragazzo avveniva ,durante una partita di calcio, ti faceva solo incazzare oggi sia un reato. Mi sentivo dire "brutto finocchio o frocio"
succhia cazzi e figlio di puttana (dalle nostri parti "figlio di bagassa") oltre al solito pezzo di merda o rotto in culo: ma c'erano anche degli insulti, delle frasi diverse, che facevano riferimento alla geografia e alla toponomastica. Per cui se abitavi nel quartiere X o Y, potevi ricevere una frase con riferimenti ben precisi, come ad esempio "tu e tutti quelli di San Giovanni siete dei ...". Ma c'era chi andava oltre, e ricercava nella professione dei genitori altrui un bersaglio così da scuotere e fare incazzare l'avversario: per cui avvocati e fruttivendoli, potevano accompagnare qualche parolaccia come complemento di specificazione. Ora se mi dicono qualcosa in tal senso, me ne frego, non dò nè devo dare peso, così come i varu buuu buuu o frasi che si riferiscono alle banane o alle scimmie o all'Africa piuttosto che alla Cina, penso che debbano lasciare il tempo che trovano. Se tutto finisce lì, ovviamente. Se invece parliamo di spedizioni punitive, di vetri d'auto rotti, di scazzottate o coltellate, è un'altra questione. Di certo un'azione violenta non è legata alla partita ,ma può esserlo a scommesse legate alla partita, o a furti. Qui da noi a Cagliari c'è una situazione che infastidisce gli automobilisti: ci sono delle persone, di solito di colore, che stazionano in prossimità dei parcheggi a pagamento e ti indicano (anche se non vuoi) un parcheggio disponibile per la tua auto. Poi se tu parcheggi uno di loro si avvicina e ti chiede se vuoi che vada lui stesso a ritirare lo scontrino (e nel caso ti chiede se per un'ora o di più) e indipendentemente da questo ti vuole rifilare calze o video o cd o altro. Nel caso tu rifiuti oltre a guardarti di traverso , azione che si presta a interpretazione personale e potrebbe essere smentita, ci sono le parole scortesi che giungono alle tue orecchie e graffi che ritorvi sull'auto al tuo ritorno. Personalmente è andata peggio a una mia amica che lamentadosi perchè uno di loro, degli indicatori viventi dei parcheggi liberi, era seduto sul cofano dell'auto e invitandolo ad alzarsi, due giorni dopo ha avuto la sorpresa di trovare la ruota bucata: l'invito ad alzarsi è avvenuto di sabato e l'auto è stata spostata il lunedì mattina.La sorpresa dopo cento metri, mentre il gommista ha verificato che c'erano diversi buchi dovuti a cacciavite. Guarda caso è roba che vendono anche loro, e chissà perchè la ruota bucata è stata l'anteriore destra che era scarsamente visibile dalla strada. Tornando al titolo del post, mi pare che qualcuno si voglia fare un'arma di una legge o di una sentenza che reputo sbagliata.Come ho già detto altre volte ci vogliono storie che possano raccontare la verità o se preferiamo il nostro punto di vista: storie che si svolgono in un paese immaginario, dove la religione non è un arma o un alibi, dove se anche arrivi come profugo non hai privilegi o diritti che nemmeno quelli del luogo hanno (e miri riferisco a quelli del ceto medio e medio basso : gli altri di privilegi del genere se ne infischiano); sarebbe un paese immaginario dove ti danno una casa o ti pagano i conti, dove ciò che guadagni non lo spendi nei negozi normali ma nei centri commerciali di proprietà delle multinazionali estere che hanno sede nelle nazioni che hanno colonizzato il tuo popolo e reso schiava la tua nazione: tu da ignorante in materia, come la maggior parte di noi, li fai ancora arricchire,mentre impoverisci e sfrutti la terra e il popolo che oggi ti sta ospitando.Come? Vendendo roba taroccata e non spendendo soldi nei negozi,e cercando di imporci un modo di vivere diverso da quello delle nostre tradizioni che tu, di solito, non rispetti. E' sufficiente la considerazione che hai delle donne, sia che tu sia cristiano o musulmano. Se sei cristiano la fai lavorare e la sfrutti, se sei musulmano, di solito la tieni reclusa e le impedisci ogni tipo di relazione sociale o meglio ancora, la lasci a casa e le mandi un po' di soldi. E' brutto scrivere queste cose,ma mi sembra di non andare molto lontano dalla verità, e in ogni caso è il mio punto di vista. Che poi abbiamo,costoro, un comportamento simile al nostro è vero: ma è simile al mondo degli affari, del commercio. E mi spiego: se tu entri in un negozio e compri, ti sorridono a 32 denti; se non compri, sorridono meno. Se vendi tutti ti applaudono ma se non vendi ti mandano via, ti sostituiscono. Se viene a casa tua il filippino a fare le pulizie e lo paghi o gli dai qualche extra lui ti sorride: ma prova a dirgli di venire,per essere pagato, la settimana prossima e le cose cambiano, così come con l'ambulante/segnalatore quando non gli compri niente o no gli dai un euro.Potresti ritrovarti la macchina rigata o con la gomma bucata, e in ogni caso ti negherà il sorriso.

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