lunedì 20 aprile 2020

Nessuno l'ha chiesto e nessuno ha risposto

Come si impara dai saggi , o semplicemente vivendo, se non fai la domanda non puoi sperare di ricevere la risposta, o una risposta. E' un po' come la storiella della lotteria, che in sintesi recita così: se non compri il biglietto , Dio non può farti vincere. Adesso sentendo il governatore dell'Emilia Romagna che sostiene che le mascherine devono
utilizzarle tutti gli italiani , e che ci devono essere regole uguali per tutti e che chi le vieta deve essere in qualche modo punito, vi chiedo: "avete mai sentito un giornalista chiedere a costui o al presidente del consiglio, al ministro tal dei tali, al Capitano o alla Meloni o addirittura a Silvio o a Burioni o a Ricciardi se .... e fino a quando si dovranno usare guanti e mascherine o protezioni individuali e...dove, in quali luoghi. Questo anche alla luce delle affermazioni tipo questa: tutto tornerà come prima. Quindi, dico io, senza mascherina e guanti. E lo dico da ristoratore che soffre solo al pensiero di dover servire cibo, per lo più da asporto, usando guanti e mascherina.E lo dico perché nel mio progetto di lavoro ci sono i tavoli e le sedie per far sedere i clienti, e non è che vorrei dover fare la fine che un mio collega dice che dovrà fare: ha 60 posti ma con le ipotetiche disposizioni che dovrebbero occupare i clienti seduti ai tavoli, lui passerebbe ad avere solo 18 coperti. E magari dovrà pure pulire tavoli e sedie con i nuovi dispositivi , stile legge 626 del 92 di buona memoria, ovvero "solo roba certificata", e che lo sia nei laboratori ufficiali , cioè quelli che ti spennano per certificarti e siccome, tu industria che vendi roba per sanificare sei stata già derubata, dici che adesso tocca a me derubare i ristoratori e venderò questa roba,che non si sa nemmeno se e a cosa serva, a peso d'oro. Non so se avete afferrato le cazzate ch si sentono e leggono in giro, ma se tanto mi dà tanto, io il caffè all'americana nei contenitori di cellulosa e con una cannuccia non lo berrò: ho investito tempo e denaro per acquistare stoviglie di coccio, come la testa di qualcuno, ho comprato runner e tovaglie, bicchieri e calici, birra che mi andrà in scadenza a inizio estate, e devo permettere che quattro coglioni che non sanno niente di niente, si facciano scrivere leggi e disposizioni da altrettanti rincoglioniti, che sono pure pagati a peso d'oro?Sapete cosa mi fa incazzare ancora di più? Che le varie associazioni, a parte coldiretti che vorrebbe che la nostra regione o lo stato acquistasse delle forme di pecorino romano da dover dare alle famiglie bisognose, che confcommercio e altre associazioni non abbiano chiesto non solo quando si riapre ma come: la questione delle distanze tra individui e le protezioni individuali , fanno il paio con chi vorrebbe che i bambini o gli studenti avessero per forza i tablet o la fibra per uso scolastico. Ciò sta a significare che lo stato di emergenza, evocato secondo "altri scienziati" inutilmente, diventa permanente: o non l'hanno capito i funzionari e incaricati strapagati delle varie associazioni? Mi pare che siano in buona compagnia, di diversi colleghi, che infatti sono tentati di mandare un po' di personale a casa , sine die, e se riapriranno forse sarà come il sottoscritto, cioè solo con cibo da asporto. Vedete una differenza sostanziale tra le persone è questa: c'è chi lavora perché gli piace il proprio lavoro, così come viene svolto, e c'è chi lo fa solo per fare quattrini. A me piace stare con le persone, scambiare idee e opinioni, principalmente su cibo, pietanze, roba da bere, arredamento e musica e altro; ad altri interessa che tu entri, chiedi ciò che vuoi, io ti servo, tu paghi e siamo in pace. 

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