lunedì 21 ottobre 2019

Che fine avranno fatto?

Penso alle fighe riottose, pussy riot, agli indignati, a occupy wall strett e occupy equitalia, ai vari forconi o anche qui da noi ai pastori sardi: dove sono e cosa fanno? E se vado indietro nel tempo "ai miei tempi", ricordo quando alcuni negozianti "entrarono nell'Upim di via Dante, a Cagliari per comprare e richiedere la fattura". Eravamo a inizio degli anni 80, i commercianti ce l'avevano con il registratore di cassa che sarebbe diventato obbligatorio e fiscale, e non sapevano che il peggio doveva ancora arrivare. Molti di quelli che a quei tempi si davano tanto da fare non ci sono più, ma la cosa che fa più rabbia , per come la vedo io, è che tutte quelle battaglie e lotte sono
state un fuoco fatuo oltre che essersi rivelate inutili. Abbiamo mantenuto in piedi organizzazioni, ancora oggi queste in vita, che avrebbero dovuto tutelarci , difenderci, offrire possibilità di crescita e creazione di lavoro e ricchezza per tutti. E invece che cosa è successo? Che ci stanno vendendo le spiagge, che la GDO anche sotto mentite spoglie quali i vari Amazon (e poco importa se quest'ultima non vende praticamente un "cazzo" in Cina e nel mercato più sostanzioso) fa il bello e cattivo tempo e fa chiudere i dettaglianti (i pochi rimasti): invece di offrire il web come supporto dei negozianti, come traccia per trovare o rivedere il prodotto e verificarlo e testarlo nei punti vendita vicini a casa o di passaggio, le varie GDO e multinazionali si sono appropriate delle idee e dei brevetti e quindi del know out , e ora "si fanno fare " a costo basso quasi zero" tutto quello che serve per fare soldi. Ma c'è di più: fra poco tempo, non so di preciso quando, sarà possibile realizzare prodotti senza disporre di decine di operai e tecnici in quanto l'automazione , l'intelligenza artificiale , i vari algoritmi e tutte le diavolerie potranno far "risparmiare mano d'opera". A questo punto che cosa si può fare per restare in piedi? Il buon senso vuole che ci si affranchi da quel modo di intendere i rapporti umani, commerciali e di produzione: non comprare nella GDO , acquistare prodotti che loro "non trattano e non hanno in vendita" è un piccolo primo passo, e anche non vendergli niente è una cosa buona. Quando in tv sento i contadini o pastori o viticoltori che "sperano di entrare nel circuito della GDO", mi viene "il latte alle ginocchia" : non si rendono conto del cappio al collo che si stanno mettendo da soli. Il succo è che se ci si rende conto che qualcosa non va, prescindendo dal lungo elenco di cose che sono da cambiare, occorre che si trovino provvedimenti da poter adottare. Lascerei perdere , per chi è in difficoltà, le fanfaronate di coloro che anche in tv ti parlano "di quelli che ce l'hanno fatta", perché è come quel mio amico che, nel lontano 2005 mi disse che " se andavo da Ducato o Agos" mi avrebbero prestato dei soldi: peccato che bisognava essere in possesso di alcuni requisiti e che io non avevo e non ho. Un po' come quelli che parlano di esdebitazione o di sovraindebitamento , o meglio di come fare e fanno testimoniare quelli che "ce l'hanno fatta": perché questi "amici" non fanno parlare quelli che invece non "ce l'hanno fatta"? Magari i parenti di quelli che si sono suicidati? Non dico che devono venire a parlare con me, o leggere il mio vecchio blog, ma trovino altre soluzioni e possibilmente a costo zero: sono stufo di quelli che per denaro risolvono i problemi. Così son buoni tutti!

* oggi abbiamo Greta, Rubio, ogni tanto riaffiora Saviano, e i nemici sono sempre gli stessi, i sovranisti, i commercianti evasori, e gli eroi amici dei primi sopracitati sono i vari pm, giudici, quelli che mandano liberi svaligiatori di appartamenti e picchiatori di autisti di bus o spacciatori. Grazie Lega & company!

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