mercoledì 10 luglio 2019

Gli archivi "segreti" nel "paese di chi so io"

In quel paese, quello di chi so io, secondo voi gli archivi con documenti "da non divulgare e mettere a disposizione di tutti", sarebbero sbarrati e con scritto "divieto di accesso alle persone non autorizzate"? Oppure ci verrebbe spiegato perché, ad esempio, ci sono un centinaio di basi Usa sparse nel bel paese? Si troverebbe qualche documento sul referendum "monarchia repubblica" o sarebbero consultabili i
documenti del periodo fascista? Non ne ho idea, ma quello che so è che fine anni 70 e inizio anni 80 , si diceva che il ministro degli interni di turno, veniva messo in condizione di visionare (ma ne avrebbe il tempo?) tutti i documenti di suo interesse, con la clausola di segretezza e di non rivelarne il contenuto. Magra soddisfazione quella di sapere e non poter diffondere un'eventuale verità. Tutto ciò che il popolino non deve sapere, mettiamo un accordo commerciale o similare, diverrebbe di dominio pubblico, come dovrebbe essere: sapere che ci "danno il petrolio o il gas", ma in cambio dobbiamo ospitare "sine die" tot numero di cittadini stranieri, fa assumere un significato diverso a un accordo tra due stati. Idem per quei colloqui a porte chiuse, in cui non si sa mai esattamente cosa si dicono i due bambocci: si raccontano forse barzellette sporche ? Faranno una gara a chi sputa più lontano o a chi ce l'ha più lungo , o si limiteranno a una gara di scorregge o rutti? Sempre e solo colloqui cordiali, oppure tesi, giusto per dire tutto e niente. Ma c'è anche un'altra possibilità, tipica dei film americani quando l'affare si fa caldo e ormai non si può più tacere: è risaputo che Hollywood prepara il terreno a ipotesi ardue o assurde, ma che poi si rivelano programmi ben precisi che vengono attuati, in parte o in toto. Prendiamo il controllo sociale messo in atto attraverso telecamere, sensori, droni, localizzatori e balle varie: ci sono state serie tv oltre che film che hanno anticipato quanto avviene adesso o avverrà a breve (vedi la rete 5 G ). Ecco che diversi film hanno preso spunto da ipotesi su archivi nascosti, ubicati in ogni angolo del pianeta, dove di volta in volta veniva fuori un video di Hitler con tizio, di gruppi di industriali che decidono qualcosa "di losco". Tutti questi film , libri o serie tv, hanno in comune alcuni elementi: mai e poi mai è colpevole lo stato americano, ma trattasi sempre di mele marce, di persone corrotte, di spie , al massimo di gente tipo Spectre. mai e poi mai viene messa in discussione la politica economica Usa o anche quella occidentale: un industriale che corrompe i "nativi" o " il governo o il ministro " locale, lo "fa perché è lui "il cattivo di turno", non perché il tutto fa parte e ha il beneplacito del "paese di origine". Giammai. Ed è questo il messaggio che arriva, giorno dopo giorno, puntata dopo puntata. Le armi vendute ai terroristi? E' un trafficante che lavora da solo, non è di certo un piano del governo o delle lobby dei fornitori del ministero della difesa. E via dicendo.  

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