lunedì 1 giugno 2020

Per niente piacevole

Volutamente sono stato in castigo, e quindi non ho postato nulla: o meglio, ho scritto ma poi ho cestinato i post. Ora vedrò di dire qualcosa di mio. Non mi piace vantarmi, né voglio essere frainteso o essere additato come quello che fa la Cassandra di turno, giammai poi come iettatore, anzi: come scriveva qualcuno più saggio di me quando dice che "nel pericolo o nelle difficoltà , vi è anche la soluzione dei
problemi", così senza citare altri Soloni , dico che questa è la nostra vita e che è l'unica che possiamo vivere ma... incidendo su di essa e non subendo le angherie e soprusi dei primi caporali di giornata. Dopo questo lungo prologo, veniamo al dunque. Posso parlare per esperienza personale e ribadire un concetto che , mi pare, è stato ignorato: le cose, per noi italiani, non è che andassero così bene prima del Coronavirus e delle chiusure forzate imposte da Conte &Co. E' anche vero che lui e i suoi , con i provvedimenti introdotti, le hanno peggiorate, e in questo sono stati pure aiutati dai vari governatori. C'è stata poi una sorta di resa da parte delle varie associazioni di categoria, sopratutto nel settore ristorazione e commercio e le altre a seguire: se preferite posso dire che si sono mosse con notevole ritardo. Aggiungo che farsi arrestare o picchiare per essere scesi in piazza a difendere il proprio lavoro e futuro, sarebbe dovuta essere la scelta migliore da compiere: ma così non è stato e il risultato è il plexiglass, i tavolini messi a cazzo di cane, gli ombrelloni che chissà dove se li ficcheranno (magari nel culo), le mascherine e l'impossibilità di tenersi per mano o per i bambini di poter giocare insieme e a contatto fisico. Stendiamo un velo pietoso sullo sport legato a scommesse e interessi milionari, e speriamo che nelle palestre ci si possa ancora fare un doccia dopo un buon allenamento. Ora le cose interessanti, perché ci cadono addosso, sono legate alle cartelle esattoriali e ingiunzioni varie, e all'impossibilità o notevole difficoltà a farvi fronte. Queste cose chi è al governo le sa, come pure chi è all'opposizione e come chi è fuori dal parlamento: il punto è che su questi temi nessuno fa niente. Ricordiamoci che l'inerzia è una grande forza, capace di travolgere tutti, chi più chi meno. Come non si è fatto niente per le vertenze sindacali aperte, e idem per le nuove e imminenti, dato che diverse aziende chiuderanno o hanno già chiuso. Affidarsi a gente come Colao &Co è stato ed è quanto di più negativo ,forse, si potesse fare. Ma anche cadere nei tranelli di farsi distrarre dall'obiettivo da conseguire, è assai pericoloso : le nostre idee, la nostra creatività, la forza di reagire e di impegnarsi, sapendo di essere sostenuti da altri che sosteniamo a nostra volta, credo sia la soluzione di tutto. O meglio: ci permette di imboccare la strada giusta e di rimanerci, senza appunto farci distrarre da chi crea falsi problemi e che fa passare come pericoli reali (vedi Covid 19). Il bello viene o verrebbe adesso: chi ha idee, Italexit e sovranità monetaria a parte, da sottoporre alla valutazione e interesse altrui? Come si fa a richiamare persone che devono cercare di non affondare, che hanno utenze e/o cartelle da pagare, che devono inventare qualcosa perché la propria attività non fallisca? Non tutti hanno la possibilità di chattare e restare ore sui social a cazzeggiare, e quindi occorrono tempistiche veritiere: e qui casca l'asino. Se sappiamo che per le varie leggi approvate e firmate dal PdR non è sufficiente la pubblicazione sulla GU perché queste entrino in vigore, immaginiamo cosa dovrebbe succedere per trovare le soluzioni ai problemi pratici e reali della maggior parte degli italiani, delle imprese degli italiani. Ribadisco: il covid 19 e i dpcm di Conte hanno amplificato problemi e questioni che c'erano già. Una per tutti è, ad esempio, l'accesso al credito: della serie "adesso se ne accorgono", quando un coglione come il sottoscritto è dal 2004 che ne parla e che chiedeva, umilmente, ai candidati parlamentari e non, di fare qualcosa?  Vogliamo parlare dei consumi interni? O preferiamo elencare le decine di adempimenti che occorrono per operare, come faccio io, nel settore della ristorazione e della gastronomia? Non lo so, scegliete voi. Sta di fatto che coordinare e raccogliere le idee e le proposte, poi "farle conoscere e promuovere", e riuscire a portare a casa qualche risultato, non so che tempi possa richiedere. Certamente ci possono essere soluzioni drastiche: un articolo di legge che annulla un buon numero di leggi in vigore, e che le sostituisce, con poche righe (e senza ulteriori rimandi) : una nuova legge ,anche questa, con poche righe e comprensibile. Concludo così il mio ragionamento: in passato, sì ok sempre dal lontano 2004, invitavo chi era più preparato di me o anche chi aveva idee e voleva dire la sua, di farsi avanti, di essere promotore di novità e di miglioramenti per la vita di tutti; quindi giuristi, economisti e operatori del settore, avrebbero dovuto, nelle mie intenzioni, essere parte attiva e propositiva. Così non è stato, ma la cosa grave è che tanti di noi hanno creduto e credono ai pifferai: gente che prima parla di bond , di aiuti alle imprese, di pace fiscale, e poi ... il risultato ,penso, lo stiamo vedendo.      

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