sabato 10 agosto 2019

La dura realtà

Prima te ne rendi conti, meglio è. E che cosa voglio dire, che cosa intendo? Semplicemente che finché si è supportati da amici o persone su cui contare si vive relativamente bene (spiegherò meglio tra poco): ma quando si perdono o spariscono questi punti di riferimento, le cose cambiano. In peggio. Vivere relativamente bene! Per me vuol dire poter
contare su vitto e alloggio, leggere dei libri o dei giornali, giocare o fare sport, concedersi una vacanza e disporre di tempo libero , non essere uno "schiavo moderno". Il mio vissuto mi ha portato ad aver lavorato in maniera discreta fino al 2001, a occhio e croce, dopo di che nel 2004 sono stato messo col sedere per terra, mi hanno dichiarato fallito e da quel momento in poi è stata, e per certi versi è, una tragedia. La dura realtà, compresa quella del fallimento, se io avessi avuto o potuto contare su punti di riferimento e di sostegno, forse non sarei pessimista o almeno non fino a questo punto, o ad aver pensato seriamente al suicidio, a chiedermi ancora oggi che cosa ci sto a fare. Alla domanda come giustifico la mia esistenza, domanda che ritroviamo nei "racconti dei vedovi neri" di Asimov (almeno nella traduzione italiana), non so rispondere. Che cavolo ci faccio? Non ne ho idea. E' vero che ho dato lavoro, ho contribuito a mettere al mondo tre figli che "se la cavano", vivono da soli eccetera eccetera eccetera. Ma siccome, come dicono i saggi, io non sono i miei figli, è il fatto di non capire alcuni meccanismi della vita che mi tormenta. Se poi uno volesse parlare, che ne so, di politica italiana, ne avrei pure di cose da dire , sia sul capitano che sul comico genovese: due traditori , e non me ne frega niente se il Pd o Fi sono stati peggio. E' vero che Silvio ha tradito, non facendo niente per le pmi, ma forse la lega ha fatto meglio? Ecco che ,come vedete, io stesso mi sono comportato come loro: invece di parlare della dura realtà ,in questo caso mia, ho messo in luce ciò che Lega e precedessori non hanno fatto. Il parallelismo può esserci nel momento in cui mi dovrei fermare e cercare di capire, e mi metto invece a fare altro. In effetti avrei bisogno di un confronto, ma per adesso ,e da vent'anni a questa parte, non ho trovato nessuno con cui relazionarmi (almeno su alcuni temi ben precisi , ma di cui, per pietà verso di chi legge, non farò menzione).  

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