sabato 2 gennaio 2021

Buon anno e buona rabbia

 Cercherò di essere veloce. Anzitutto, buon anno a tutti . Andando avanti posso dirvi che c'è molta rabbia, almeno dentro di me , perché vedo e sento persone che si mettono a pontificare sul covid, sui vaccini, su come affrontare questa situazione. Costoro dispensano, spesso dietro lauto pagamento, consigli su come ci si deve comportare: da notare che figurano come esperti, e che di norma svolgono almeno un altro lavoro, se non due o tre , oltre ad apparire come esperti, come opinionisti, e logicamente per queste mansioni vengono retribuiti. Se invece fossero dei precari o dei disoccupati, o anche dei commercianti o contadini, ed elargissero consigli e fornissero pareri, ebbene sarebbe diverso: si tratterebbe di persone che dopo essersi spaccate la schiena per una giornata intera, ecco che seppure a fatica offrono consigli agli altri. E gratuitamente. Invece dobbiamo assistere tutti i santi giorni al teatrino in cui un gruppo , anche nutrito, di deficienti e incapaci, attacca chi vuole riprendere a lavorare, chi vorrebbe prendere un po' di sole, chi vuole giocare o abbracciare il prossimo, chi avrebbe piacere di sentire un concerto o vedere un film, o più semplicemente ritrovarsi nella sede di un partito od organizzare un evento. Non scordiamoci che si tratta di persone, al pari di tanti statali e parastatali , che non deve lottare per unire il pranzo con la cena, ma riceve lo stipendio a fine mese, con il sole o con la pioggia o la neve o il vento. Non ce l'ho con lo statale che lavora, che so, nell'ufficio anagrafe o è un'assistente sociale, e non me la prendo con i vigili urbani o con l'autista del pullman o con chi controlla i parcheggi: tuttavia costoro dovrebbero anche interrogarsi sul loro lavoro. Si chiedano : è giustificato il mio lavoro? Il mio stipendio è equo e giustificato? Con questo non voglio dire che un vigile deve fare più controlli ed elevare più contravvenzioni, o che un giudice deve emettere più condanne o svolgere più processi : se un giorno gli venisse detto che il loro lavoro non dico che non serva più ma che per ragioni conosciute solo agli "esperti" questi dicessero che dovete restare a casa e magari con uno stipendio basso o proprio senza stipendio (come è successo ai negozianti o agli agenti di commercio) ? Ecco , vi farebbe piacere? Lo direbbero con il plauso di chi, magari in pensione, si sente al riparo come un parlamentare ad esempio: e forti di una campagna mediatica micidiale e , come già avviene adesso per il mondo della ristorazione e del turismo, a senso unico e senza dibattito. Potrei proseguire, ma voglio fermarmi e lanciare uno strale, verso la finta opposizione e i famosi leoni da tastiera che tutto fanno tranne tirare fuori proposte: possibile che abbiate paura di dire qualcosa di quanto ho detto ? Di rimarcare che chi dice di chiudere i bar e tenere chiusi i ristoranti , è uno che mangia pane a tradimento e magari svolge più di un lavoro (in regime di assenza di concorrenza)? E che chi statale sostiene le tesi di costoro, forse cercherebbe aiuto qualora anche lui fosse privato di stipendio e gli fosse impedito di guadagnarsi il pane? Ma guai a dire qualcosa del genere : si perderebbero possibili elettori. Poi possiamo sempre parlare di obblighi vari, quali mascherine o distanziamento sociale, vaccini e balle varie: e qui ci sarebbero voluti avvocati ed esperti . Peccati che ci siano state cause, pare anche vinte, come a Frosinone e a Roma, ma cui non c'è stato seguito, e soprattutto nessuno ha spiegato cosa dovrà succedere. Gli effetti quali saranno? Tutto tace, come l'opposizione!  

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